Resoconto del 2020 a Milano
Il 2020 è un anno che difficilmente dimenticheremo.
Ma come è stato, dal punto di vista meteorologico, a Milano?
Considerando i dati della nostra stazione meteo sita nel centro cittadino, l’anno ha chiuso con una temperatura media di 15.9 °C: si tratta di un valore leggermente inferiore rispetto a quello registrato negli ultimi tre anni (16.1 °C), ma in ogni caso molto più elevato rispetto sia a quello del CLINO 1961-1990 (13.7 °C), utilizzato prettamente per gli studi riferiti al cambiamento climatico, sia a quello del CLINO 1981-2010 (14.3 °C), utilizzato per le attività più operative (pianificazione, gestione del territorio).
Come si può vedere anche dal grafico, dove vengono confrontate le medie mensili del 2020 con le corrispettive medie dei CLINO 1961-1990 e 1981-2010, tutti i mesi si sono conclusi con valori superiori a quelli del CLINO 1961-1990 e, solo nel caso di giugno e ottobre, identici a quelli del CLINO 1981-2010; è tuttavia il mese di febbraio, con la sua media di ben 10.0 °C (rispetto ai 5.3 e 5.6 °C dei due CLINO), che spicca maggiormente, seguito dal mese di gennaio (6.3 °C rispetto ai 3.0 e ai 3.6 °C dei due CLINO). Febbraio, in particolare, è risultato essere il più caldo dal 1897. Un inizio d’anno, quindi, decisamente mite, che seguiva una fine del 2019 altrettanto calda (dicembre 2019 è stato il più caldo di sempre).
Confronto temperature medie mensili anno 2020 e CLINO
La temperatura massima assoluta si è registrata il 1 agosto (37.3 °C), ultimo giorno di una breve, ma intensa, ondata di calore; il giorno precedente si era invece rilevata la minima più elevata dell’anno (26.4 °C). Non sono valori record per il periodo, ma è importante tuttavia sottolineare come si tratti, in ogni caso, di temperature ben superiori alla norma (per il CLINO 1961-1990 la media delle temperature massime per la prima decade di agosto è di 29.3 °C, mentre la media delle minime per l’ultima decade di luglio è di 20.3 °C).
Le ondate di calore dell’estate 2020, conteggiate rispetto al CLINO 1961-1990, sono risultate essere tre, per un totale di 12 giorni: dal 28 luglio al 1 agosto, dall’8 al 12 agosto, il 21 e il 22 agosto. A differenza del 2019, quindi, le ondate di calore si sono concentrate nella seconda metà dell’estate meteorologica.
La minima assoluta è stata di -0.9 °C, registratasi l’ultimo giorno dell’anno; i giorni di gelo (giorni con temperatura minima inferiore allo zero) sono stati in tutto sei: tre a gennaio e tre a dicembre. Non vi sono stati invece giorni di ghiaccio, cioè giorni con massima negativa: il valore di massima più basso è stato di 2.0 °C il giorno 28 dicembre.
Da un punto di vista pluviometrico, il 2020, con i suoi 947 mm, chiude leggermente al di sotto della media CLINO 1961-1990 (982.6 mm), ma in linea con quella del 1981-2010 (939.3 mm).
L’andamento pluviometrico è stato in realtà incostante, con mesi avari di precipitazioni (in particolare febbraio, aprile e novembre) e mesi molto più piovosi della norma, tra i quali si distinguono maggio, giugno e luglio; maggio è stato anche il mese più piovoso in assoluto, con 173.3 mm, di cui più di 90 caduti tra la sera del 14 e le prime ore del mattino del 15: un vero e proprio nubifragio, che ha creato non pochi disagi alla città, specie in alcune zone. Molti disagi anche il 24 luglio, quando sono caduti in centro città 63.2 mm: quest’ultimo è risultato essere il giorno più piovoso dell’anno.
Confronto precipitazioni mensili anno 2020 e CLINO
Definendo come giorno di pioggia una giornata in cui si è registrato almeno 1 millimetro, a Milano Centro nel 2020 essi sono stati 69 (nel 2019 erano stati 85). Tra la fine di dicembre 2019 e gennaio 2020 si sono verificati 25 giorni consecutivi senza precipitazioni, ma in generale durante l’anno vi sono stati diversi episodi di oltre due settimane consecutive senza precipitazioni.
Solo due gli episodi grandinigeni nel centro cittadino: il 15 maggio e il 3 luglio.
Le uniche due nevicate del 2020 si sono verificate nel mese di dicembre: la prima, tra la mattina e il primo pomeriggio del 2 dicembre, con accumulo di soli 0.5 cm; l’altra, decisamente più significativa, avvenuta tra la tarda sera del 27 e la tarda mattinata del 28, con un accumulo di 17 cm. Per ritrovare un episodio nevoso di portata analoga dobbiamo risalire all’ 11-12 febbraio 2013.
Consideriamo ora, invece, tutte le 8 stazioni della rete Climate Network® site a Milano in quanto, all’interno dell’area cittadina, si possono verificare situazioni anche molto differenti da un punto di vista meteorologico.
Temperature minime assolute, medie e massime assolute dell'anno 2020
A livello di temperatura media annua Milano Centro si conferma la più calda; la “più fredda” è invece la stazione di San Siro con 15.1 °C.
Tuttavia, il valore massimo più elevato, 37.6 °C, si è registrato in Bovisa, nella zona nord-occidentale della città, nel già precedentemente citato 1 agosto. Il valore minimo più elevato spetta invece a Bocconi: 26.6 °C per due giorni consecutivi, il 30 e il 31 luglio; essa, con 71 episodi, è anche la stazione ad aver registrato il maggior numero di “notti tropicali” (cioè temperature minime superiori ai 20 °C); “solo” 61 invece in Bicocca, la stazione che ne ha registrate il minor numero.
Numero di notti tropicali nel corso del 2020
La minima assoluta è stata registrata a Milano Sud il 31 dicembre (-3.7 °C).
La stazione di Milano Sud è anche quella che presenta il maggior numero di giornate di gelo (18), cioè giorni con temperatura minima al di sotto degli zero gradi: influisce su questo risultato il fatto che si tratta di una stazione più periferica, sita in un’area meno urbanizzata rispetto ad altre stazioni.
Numero di giorni di gelo nel corso del 2020
Nel corso del 2020 non si sono verificate, invece, giornate di ghiaccio, cioè giornate con temperatura massima al di sotto degli zero gradi.
Tornando ad occuparci degli episodi di caldo estremo, si osservano differenze importanti tra le diverse zone della città. Calcolando l’indice humidex orario (indice biometeorologico sviluppato per stimare, attraverso una formula semi-empirica, il discomfort umano in presenza di condizioni atmosferiche caratterizzate da alte temperature ed elevata umidità) si nota come il valore 40 °C, associato a una situazione di grande disagio e pericolo, è stato raggiunto o superato, nel corso dell’estate 2020, per 26 volte (distribuite su 5 giornate) a Milano Sud, mentre in Bocconi tale valore è stato superato solo 12 volte (distribuite su 2 giornate).
Anche per quello che concerne le precipitazioni ci sono state differenze rilevanti tra le diverse zone della città: più piovosi risultano in generale i settori settentrionali, con un massimo di 1247.3 mm in Bovisa; i quantitativi inferiori si sono invece registrati nelle stazioni di San Siro, Bocconi e Milano Sud.
Precipitazioni cumulate nel corso del 2020
Il valore più elevato di quantitativo di precipitazione cumulata in un solo giorno spetta sempre a Bovisa, che il 24 luglio ha fatto registrare oltre 101.7 mm di pioggia, di cui 80 mm concentrati in sole due ore!
In conclusione possiamo quindi dire che, nonostante le discrepanze riscontrabili nelle diverse aree cittadine, a causa delle diverse condizioni microclimatiche e del differente sviluppo dell’area urbanizzata, l’anno 2020 a Milano è risultato in generale molto caldo, sebbene con un valori medi ed estremi leggermente inferiori a quelli degli ultimi anni, in particolar modo rispetto al 2019 e al 2017; anche il numero di giorni classificabili come ondata di calore è stato inferiore rispetto alle ultime estati.
In una situazione complessiva di temperature superiori alle medie, non sono tuttavia mancati periodi con temperature più fredde della norma, come ad esempio le prime due decadi di giugno o la seconda decade di ottobre.
Le precipitazioni, pur essendo nella media, o solo leggermente al di sotto (a seconda del CLINO di riferimento), hanno avuto nel corso dell’anno un andamento molto discontinuo, con alternanza tra periodi più avari di precipitazioni (i primi due mesi dell’anno, aprile e novembre) e periodi caratterizzati da piogge più abbondanti, spesso concentrate in singoli episodi particolarmente intensi, anche a carattere temporalesco, come nel caso dei mesi di maggio e luglio.
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