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  • Pamela Turchiarulo

Trenta giorni ha novembre...


“Il mese di bruma dinanzi mi scalda, dietro mi consuma“. Così cita uno dei più famosi proverbi dedicati a novembre, alludendo al comportamento un po’ ‘furfante’ del mese, che illuderebbe con giornate miti e soleggiate, mentre al contempo, quatto quatto, preparerebbe il terreno all’arrivo dell’inverno, ormai dietro l’angolo.


Novembre è l'undicesimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano, il terzo ed ultimo mese dell'autunno nell'emisfero boreale e della primavera in quello australe. L’etimologia del suo nome deriva dal latino novem ("nove"), poiché costituiva il nono mese dell’anno del calendario romano, che aveva inizio con il mese di marzo.


Alle nostre latitudini novembre rappresenta la fase conclusiva dell’autunno, caratterizzata da una progressiva diminuzione delle temperature, che prelude all’apertura del successivo periodo invernale. Tale diminuzione è tuttavia generalmente molto lenta e talvolta persino discontinua a causa del frequente manifestarsi, nella prima metà del mese, di un periodo più mite comunemente noto con il nome di “estate di S. Martino”.


Con il passare degli anni, in seguito ai cambiamenti associati all’evoluzione delle stagioni, si è tuttavia evidenziata una tendenza da parte di novembre a rimanere mediamente più caldo, soprattutto nella fase iniziale, rispetto a quanto accadeva in passato, nonostante una parte finale leggermente più fredda del normale, legata ad un arrivo anticipato dell’inverno. A conferma della graduale tendenza ad un novembre in generale più temperato, basti pensare che, a Milano, nel periodo compreso tra il 2001 ed il 2016 la temperatura media mensile si è attestata attorno ai 9,9 °C, mentre nel trentennio di riferimento‘61–‘90 si è mantenuta attorno agli 8 °C. Sempre in quest’ultimo periodo, le temperature minime mensili si sono collocate intorno ad un valor medio di 5,3 °C e le massime di 11,1 °C. Gli stessi valori sono di seguito saliti rispettivamente a 7,5 °C e 12,8 °C nel corso dei più recenti anni 2001 - 2016.

Nel mese di novembre l’anticiclone delle Azzorre, che nel periodo estivo tende ad espandersi verso l’area mediterranea favorendo condizioni di tempo stabile sull’Italia, è ormai in fase di ritirata e le perturbazioni atlantiche riescono così più facilmente ad attraversare il valico tra Pirenei ed Alpi ed entrare nel golfo di Genova, interessando direttamente le nostre regioni. Le precipitazioni novembrine sono in genere particolarmente abbondanti e spesso possono assumere carattere di forte intensità, complici le temperature piuttosto elevate delle acque marine, che ancora conservano parte del calore accumulato nel periodo estivo e possono così trasferire alle masse d’aria che scorrono su di esse grandi quantità di umidità ed energia.


A Milano, novembre, che da sempre costituisce uno dei due massimi del regime pluviometrico meneghino, ha recentemente mostrato una variabilità piuttosto spiccata. Dando un’occhiata ai valori registrati negli ultimi anni, ben si nota come assai spesso mesi di novembre particolarmente piovosi si siano alternati ad altri estremamente siccitosi: a titolo di esempio basti pensare che ai 384,6 mm caduti nel novembre del 2014, distribuiti su ben 15 giorni di pioggia, sono seguiti i soli 5,6 mm dello stesso mese del 2015, registrati nel corso di due soli eventi piovosi.


Dati alla mano, sembrerebbe dunque che il mese di novembre, un po’ come la maggior parte degli altri suoi colleghi di calendario del resto, poco accetti l’idea di farsi inquadrare in rigidi schemi climatici e ami piuttosto sorprenderci con ‘colpi di scena’ tipici di una variabilità, che in fondo è propria della stagione a cui appartiene.

Ma non era marzo il mese ‘pazzerello’?

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