19th International Symposium on Environmental Pollution and its Impact on Life in the Mediterranean
Avrà inizio domani, mercoledì 4 ottobre, a Roma il “19esimo Simposio Internazionale sull’inquinamento ambientale e i suoi impatti sulla vita nella regione del Mediterraneo”, organizzato dalla Mediterranean Scientific Association of Environmental Protection (MESAEP), con il supporto, tra gli altri, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Fondazione OMD ha recentemente avviato una collaborazione con l’ISS, che annovera tra gli obiettivi anche quello dello studio delle ripercussioni che il clima e la sua variabilità nel tempo e nello spazio hanno sulla salute pubblica, il benessere degli individui e gli aspetti di protezione civile a questi connessi. Si inserisce in questo contesto l’intervento “A meteorological monitoring network to investigate climate change in towns: six Mediterranean urban case studies”, che Fondazione OMD farà proprio al Simposio di Roma, nella giornata di giovedì 5 ottobre. L’esponenziale crescita delle città e del numero di persone che vi abitano da un lato e la forte attualità del tema del cambiamento climatico dall’altra hanno infatti messo in luce l’importanza di una conoscenza approfondita della meteorologia e della climatologia urbane e dei loro mutamenti nel corso del tempo. Le città, specie quelle di grosse dimensioni, sono caratterizzate dalla presenza di particolari microclimi, dovuti da una parte al fenomeno dell’isola di calore urbano, responsabile di temperature generalmente più elevate nella porzione centrale rispetto a quelle periferiche, dall’altra a fattori quali la geometria urbanistica, la densità e la tipologia degli edifici, i materiali di costruzione e le coperture del suolo, che, anche al suo interno, rendono differente la risposta delle diverse zone alle condizioni meteorologiche. Per tale motivo, lo studio del cambiamento climatico e dell’evoluzione delle temperature in ambiente urbano non può prescindere dall’assunto che la variabilità del clima riscontrata sia in realtà il risultato della somma di un reale cambiamento del sistema climatico e di uno, meno evidente ma certamente non trascurabile, legato all’espansione e alla modificazione della città nel corso del tempo. Lo studio, condotto da Fondazione OMD, sulla variazione delle temperature in sei città italiane campione (Milano, Bologna, Roma, Bari, Napoli e Palermo), nel passaggio dal trentennio di riferimento 1961-1990 al 1981-2000 al più recente periodo 2001-2016, ha evidenziato la tendenza ad un generale riscaldamento delle stesse, con differenze tra centro e periferie che vanno perlopiù assottigliandosi nel corso del tempo proprio a causa dell’espansione degli urbanizzati. Il confronto tra serie di dati prodotte negli ultimi anni da diverse stazioni della rete Climate Network®, dislocate in vari punti dell’area urbana milanese e tra loro del tutto confrontabili grazie ai rigorosi criteri metrologici con cui la rete stessa è stata progettata e costruita e viene costantemente mantenuta, ha permesso inoltre di mettere in evidenza come, proprio l’interferenza di dinamiche interne alla città, possa produrre, nelle diverse aree, risposte molto differenti al cambiamento climatico, anche in termini di impatti che potrebbero esserci sulla popolazione. Ecco che allora la disponibilità di una rete meteorologica urbana specializzata si rende assolutamente imprescindibile per una corretta valutazione del microclima urbano, di quella che potrà essere la sua futura evoluzione e degli impatti che ne conseguiranno, non solo da un punto di vista meteo-climatico, ma anche economico, sociale e sanitario.