Smart Meteo e Internet of Things
Negli anni 80, nella serie televisiva americana “Supercar”, esisteva KITT, l’automobile pensante e parlante che aiutava l’allora protagonista David Hasselhoff a combattere contro i malviventi.
Oggigiorno invece sono numerosi gli oggetti elettronici che in qualche modo ci “parlano”, fornendoci e scambiandosi tra loro dati e informazioni che ci aiutano a semplificare e migliorare le nostre vite.
Tutto quello che negli anni 80 era solo immaginazione o parte di una sceneggiatura televisiva, è diventata realtà a partire dagli anni 2000 con lo sviluppo elettronico e l’utilizzo della rete Internet anche da parte di apparecchiature ad essa collegate. Nel 2016, molti dispositivi elettronici di uso quotidiano come telefoni, autovetture, sensori per il fitness, impianti di climatizzazione etc.. sono infatti dotati di sensori in grado di misurare i parametri e le condizioni dell’ambiente in cui si trovano ad operare, comunicano tra di loro e registrano i dati misurati.
È proprio questo il concetto alla base dell’ Internet of Things (IoT), o Internet delle cose: oggetti di utilizzo quotidiano che, una volta dotati di identità elettronica, possano monitorare parametri, essere controllati da remoto ed essere connessi tra loro attraverso la rete Internet.
Ma cosa c’entra tutto ciò con la meteorologia? Proviamo ad immaginare come cambierebbe, in un futuro non troppo lontano, la giornata del nostro amico Brad e della sua famiglia se molti oggetti della sua smart house “avessero accesso” alle informazioni sulle condizioni meteorologiche e alla loro evoluzione durante il corso della giornata.
ORE 6:45
A casa di Brad, la sveglia intelligente, che sa quando è il momento migliore per il suo risveglio, comunicatole dal sensore che monitora i parametri vitali, tra cui il ciclo del sonno, suona 15 minuti prima del solito. Brad storce un po’ il naso ma la sveglia sta proiettando sul display il disegnino di un ombrello, segno che fuori sta già piovendo. Collegata con il servizio meteo e con quello del traffico, la sveglia smart prevede che quando Brad uscirà di casa per portare i bambini a scuola e recarsi al lavoro troverà po’ più traffico del solito, provocato dalla maggior quantità di autovetture e dai rallentamenti generati dalla pioggia, non insolita in una giornata primaverile.
Prima di svegliare i bambini e sua moglie, si concede quei dieci minuti di relax sotto la doccia che lo aiutano a caricarsi e a fare mente locale degli impegni che lo attendono durante la giornata. La doccia è piacevole, alla giusta temperatura, proprio come piace a Brad: la smart doccia, collegata al sensore dei parametri che ha al polso Brad riconosce l’utilizzatore della doccia e imposta direttamente la temperatura preferita dall’utente, dedotta con l’acquisizione dei dati delle temperature scelte da Brad nell’ultimo anno. In più, conoscendo la stagione meteorologica in corso, regola la temperatura dell’acqua né troppo calda, come invece viene impostata durante l’inverno, né troppo fresca, come accadrà durante le più calde mattine estive.
ORE 7:20
Una volta svegliati tutti e fatta colazione insieme, è il momento di vestirsi. Ogni componente della famiglia consulta il proprio armadio intelligente, a cui sono state precedentemente comunicate le condizioni meteorologiche previste per la giornata. L’armadio smart, tenendo presente gli impegni che dovranno affrontare nel corso della giornata e conoscendo la sensibilità termica di ognuno, suggerisce loro quali vestiti indossare.
La giornata sta finalmente per cominciare.
ORE 7:45
Sull’uscio di casa, il porta-ombrelli intelligente emette un suono d’allarme per ricordare ai componenti della famiglia di munirsi di ombrello, necessario in una giornata che vedrà l’alternarsi di sprazzi di sole a rovesci primaverili.
Nel momento in cui Susan, la moglie di Brad, chiude la porta di casa, il sistema di termoregolazione di cui è dotato l’appartamento, si autoregola in modo da modificare la temperatura interna e ridurre al minimo i consumi energetici. Solo nel pomeriggio e in base alle condizioni meteorologiche esterne, fornite al termostato intelligente dalla stazione meteo posta sul tetto del condominio, la temperatura di casa verrà impostata per poter offrire il massimo confort termico alla famiglia che rientra a casa.
Nell’appartamento vi è inoltre un sistema smart di automazione delle tapparelle e delle tende elettrice (collegato anch’esso alla stazione meteo sul tetto). In presenza di forte vento, i tendoni esterni si riavvolgono autonomamente, mentre le tapparelle vengono mantenute abbassate in caso di pioggia e alzate nuovamente all’apparire del sole, così come impostato da Susan, per offrire luce alle piante poste vicino alle finestre.
ORE 13:30
La giornata procede e Brad, che è in ufficio da qualche ora, inizia a sentire i morsi della fame. Prontamente, si connette con un’applicazione del suo tablet al suo ristorante preferito, in modo da visualizzare i piatti del giorno e ordinare con un semplice clic il pasto che gli verrà consegnato direttamente alla sua scrivania.
Il menu del giorno prevede zuppe e piatti caldi: lo chef del ristorante ha infatti deciso di seguire le indicazioni meteorologiche, visualizzate sul display del frigorifero intelligente del ristorante quella stessa mattina. Essendo previsti temporali per l’ora di pranzo, il capocuoco ha scelto di offrire piatti caldi, maggiormente apprezzati e consumati con le più fresche temperature.
ORE 16:30
Nel pomeriggio ha finalmente smesso di piovere e dagli ultimi aggiornamenti meteo non sono previsti nuovi rovesci per le prossime 2 ore. La lavatrice intelligente di casa, caricata al mattino da Susan prima di recarsi al lavoro, fa quindi partire automaticamente il lavaggio dei panni in modo da permettere a Susan, al del suo rientro, di stendere i panni sul terrazzo esterno, senza rischiare di incappare in un nuovo temporale. La lavatrice smart sa che Susan preferisce ancora far asciugare i panni fuori, piuttosto che usare le moderne asciugatrici, che rischierebbero di rovinare dei tessuti così delicati. Che donna all’antica Susan!
La giornata dei diversi componenti della famiglia procede serenamente, ognuno di loro può infatti ricevere sul proprio smartphone le variazioni delle condizioni meteorologiche, che potrebbero influenzare gli impegni precedente presi, come ad esempio la partita di calcetto della serata, da rimandare in caso di pioggia.
Tutto questo è solo un esempio di applicazione dell’Internet delle cose nel campo della domotica, ovvero ci fa immaginare come potrebbero cambiare le nostre vite se alcuni oggetti di casa fossero dotati di intelligenza artificiale, connessi alla rete internet e avessero accesso alle informazioni sulle condizioni meteorologiche.
Alcuni di questi oggetti esistono già: il termostato smart, connesso al caldaia di casa, che si autoregola è già stato sviluppato da Google (Nest) e ha già preso piede, a partire dal 2012, in tutti gli Stati Uniti. Così come le tende elettriche che si avvolgono automaticamente in caso di vento forte sono installate nelle case di ultima generazione, seppur non connesse ad una vera centralina meteorologica.
Sicuramente, al di là di un problema legato alla privacy (gli oggetti intelligenti acquisirebbero infatti moltissimi dati sulle nostre abitudini e sul nostro stile di vita), gli oggetti smart conoscitori delle condizioni meteo potrebbero aiutarci a migliorare la nostra quotidianità. Allo stesso tempo però questo “forte controllo” potrebbe portarci a perdere quella spontaneità e quelle emozioni legate all’imprevisto: correre sotto la pioggia, sorpresi da un temporale estivo, per cercare riparo sarà sempre fonte di una scarica di adrenalina, piacevole oppure no sta a voi deciderlo.